Tuesday, January 31, 2006


cominciamo col dire che, secondo me, "l'enfant" è un capolavoro. per le bellissime riprese con la camera a mano, che gira tra sobborghi brutti e anonimi come quelli di qualunque città europea, eppure così affettuosamente, amorevolmente ripresi. per gli stacchi secchi che acrobaticamente legano le sequenze senza farle rallentare. per la storia che potrebbe essere ambientata in qualunque epoca ed eppure è inserita in modo terribilmente (neo)realistico in questa di oggi. proprio qui sta la cosa che mi ha più colpito del film: la capacità di utilizzare per la narrazione alcuni banali elementi dei nostri tempi, privandoli per intero della loro banalità. in una delle prime scene il dramma è costruito attorno alla necessità della protagonista di riavere il caricabatteria del cellulare. nella scena finale, il climax dell'attesa è scandito dal tempo di preparazione di un caffè a una macchinetta automatica. l'unicità delle cose che ci circondano e a cui nessuno fa più caso. quasi nessuno.

Monday, January 30, 2006


no, non stavo a spalare la neve. costretto in casa come tutti dalla più grande nevicata dopo quella storica dell'85, se non ho aggiornato minuto per minuto il blog con le misurazioni dei centimetri di coltre bianca è perché avevo altro da fare. no, non stavo neanche studiando per l'esame che ho giovedì. stavo invece lavorando a un nuovo fotoblog per ospitare le immagini scattate con la digitalina comprata a natale. uno spazio separato sia dalle foto analogiche che rimangono su flickr e nowlater, sia dalle parole nero-su-bianco qui su negrohp. tra indecisioni sul titolo, sulle foto da mettere, sul server da utilizzare, sul layout grafico, non pensiate che il lavoro sia stato molto più divertente di spalare la neve. il risultato - a cui seguiranno aggiornamenti saltuari - lo trovate qui.

Thursday, January 26, 2006


mentre fuori la neve scendeva e mia madre disegnava mobili a matita sopra le piantine degli appartamenti visti a milano, l'ultima cosa che avevo voglia di fare, l'ultima cosa che avrei dovuto fare era stare in casa a provare tutti i lettori mp3 per linux sul mercato. anche perché fanno tutti un po' schifo e avrei voluto essere a milano a fare foto alla città innevata. dal ritorno di influenza che mi aveva colpito lunedì sono già guarito, ma resta un'altra patologia: la coglionaggine. quella che rischia di non farmi passare nessun esame neanche nella sessione di febbraio e - se non trovo una terapia efficace - di non farmi prendere la laurea prima del 2014. le strade intanto sono ancora imbiancate e salta la gita al concerto degli austin lace. peccato, chissà quando ripasseranno da queste parti.

[bonus track: dal guardian di oggi, un interessante articolo che racconta la storia di google. lungo, ma da conservare]

Wednesday, January 25, 2006


ok, un post a punti.
  • sono sempre stato scettico verso i podcast, ma conversation intercom mi ha fatto cambiare idea. consigliatissimo, ascoltatelo.
  • "a site that helps geeks, nerds, hipsters, and bloggers find dates"? oh. my. god. (via inkiostro). se vi venisse l'insana idea di iscrivervi poi mi raccomando non prendetevela con me.
  • domani su raifutura, alle 15.40 (e ad altri orari in replica) seconda puntata di larsen, ovvero il nuovo programma di musica indie con performance dal vivo, condotto da una blogger. domani ci sono gli offlagadiscopax. più trendy di così si muore. sky canale 809, digitale terrestre, oppure online cliccando qui.
  • sempre domani, qualche ora più tardi, alla casa139 suonano gli austin lace, piacevolissimo gruppo indie pop belga. qualche mp3 scaricabile qui.

Sunday, January 22, 2006


la buona notizia è che dal vivo gli amari sono molto bravi (i video live che trovate qui non gli rendono giustizia) e suonano molto da band, pochi campioni e tante chitarre. l'altra buona notizia è che anche i due vecchi album che ho comprato al banchetto dopo il concerto sono dei bei dischi. l'ultima buona notizia è che ho gli autografi di tutta la band. la prima cattiva notizia è che al jail c'era poca gente, una cinquantina di persone delle quali al massimo trenta sotto il palco. la seconda è che uno dei gestori del locale mi ha detto che questa potrebbe essere l'ultima stagione del jail perché spesso non riescono neanche a coprire le spese. vista la già cronica mancanza di locali dove ascoltare buona musica a prezzi onesti, speriamo di no.

Friday, January 20, 2006


dialettica sms edition, ovvero: platone e le scimmie (polari). una coproduzione negrohp con davide motta.

mox: "appena acquisito l'album am @ mariposa porta romana. passo e chiudo."
negro: "il biondo dice che oggi ha sentito gli am su radio dj quindi ha decretato la loro morte. x me invece è l'indie alla conquista del mondo come il grunge negli anni 90. è per questo che lui vota rifondazione e io ds."
mox: "ma la domanda è: perché il biondo stava ascoltando radio dj? comunque, il gruppo che ha portato l'indie (che è poi sto indie?) alle masse ha già mostrato di esistere, trattasi dei franz ferdinand. anche se gli arctic monkeys hanno il giusto mix per piacere pure ai porci, non penso che sfonderanno quanto kapranos e soci. ma in fondo, a noi, che cazzo ce ne frega?"

Wednesday, January 18, 2006


in pochi se ne saranno accorti, ma il contatore in basso a destra ha superato quota 20.000, venti mila visite a questo sito delle quali le ultime dieci mila in meno di 8 mesi. per ringraziarvi, e per festeggiare, ho versato l'obolo di 10 euro ad haloscan e sono così tornati visibili tutti i 2496 commenti che avete lasciato in due anni di negrohp, non più solo quelli degli ultimi 4 mesi. altre gozzoviglie per l'evento non sono in programma, ma se qualcuno avesse voglia di un brindisi quale migliore occasione del concerto degli amari questo venerdì al jail di legnano, con tanto di indie-dj-set curato da rockit. io ho pure vinto un biglietto gratis con questo concorso e non mancherò, se volete mi trovate lì.

Sunday, January 15, 2006


"francesco (dei baustelle)". così francesco bianconi mi ha firmato l'autografo sul libretto del loro cd ieri sera, confermandomi l'understatement che me lo rende davvero molto simpatico. ci sarebbero tante cose da raccontare ma tenere un blog vuol dire anche fare delle scelte e dirò allora solo dei 70 amici che non sono riusciti a sentire i bios bloccati dalla lunghissima coda fuori dal rolling stone (sorry mates) e del locale stracolmo durante la performance dei baustelle e della decisione, presa alla fine di questa lunga, lunga serata, di provare ogni tanto a credere prima alle mie intuizioni che a quelle degli altri. una piccola rivoluzione, pensata sul divano (e in sottofondo un disco suona piano e accende sensi di colpa, c'è qualcuno che li svende).

Friday, January 13, 2006


dodici sere a casa, con questa. dodici mattine a dormire fino a tardi. dodici pomeriggi a rincoglionirmi davanti allo schermo del pc. poi in fondo, come premio inaspettato, un momento di serenità incredibile. un momento in cui tutto sembra chiaro e anche le prossime settimane limpide e semplici in un piano di piccole piacevoli cose da fare, concerti da vedere, parole da scambiare. un momento in cui non c'è bisogno di schiacciare veloci i tasti sulla tastiera, un momento in cui il tempo ha rallentato quel tanto che basta. un momento in cui l'ultimo cd dei trail of dead è la colonna sonora perfetta. una sera in cui sto bene qui da solo nella mia stanza e insieme ho quasi la presunzione di poter dare agli altri delle risposte - la presunzione di non avere paura, la presunzione che il grosso della vita rimane un mistero ma qualcosa a volte lo si intuisce. una sera soltanto, sentirsi più leggeri.

Wednesday, January 11, 2006


ok meno tre giorni alla migliore occasione che sia capitata finora al gruppettino del titolare del qui presente blog. venti minuti al rolling stone a milano, questo sabato in apertura a quello che sempre il titolare qui ha eletto a suo miglior gruppo italiano dell'anno passato. unica nota negativa: la solita regola del rolling stone che chi tra i quattro gruppi spalla vende meno biglietti suona per primo, alle 21 circa. se volete comprarmi un biglietto in prevendita (10 euro, stesso prezzo che al locale, ma con una consumazione inclusa) mi farete quindi doppiamente piacere: basta dirlo entro venerdì via comments, mail, cellulare, msn - sconsigliati i piccioni viaggiatori. sperando che ne venga fuori una bella serata, altrimenti fa comunque curriculum: a win-win situation.

Tuesday, January 10, 2006


due link, così, tanto per gradire: le equazioni per camminare sotto la pioggia (via pubblicodimerda) e park(ing), il parcheggio che diventa parchetto urbano (via inkiostro).

Monday, January 09, 2006


ho visto berlusconi intervistato da ferrara a otto e mezzo. c'era anche ritanna armeni che al solito abbaia ma non morde, difatti berlusconi manco la guardava, rimanendo costantemente rivolto verso l'amico giuliano. amico che ha anche abbozzato un paio di critiche del tipo "ma presidente non è che questa cosa però...", subito rintuzzate da berlusconi con la massima serenità, dichiarando che va tutto benissimo, il caro prezzi è solo un illusione, i nuovi posti di lavoro sono tutti a tempo indeterminato ("solo il 12% i precari" - possibile che sia questa la cifra ufficiale? possibile che nessuno possa smentirlo dati alla mano?). se la maggior parte della gente sembra ahimè pensarla diversamente è solo per colpa di giornali e tv - tutti di sinistra - che diffondono pessimismo senza motivo. si potrebbe pensare che una spudoratezza a questi livelli non paghi. si potrebbe osservare che anche berlusconi, contrariamente a cinque anni fa, è ridotto a chiedere di non votare per l'avversario invece che proporre motivi per votare per lui. ma guardatelo: rilassato, sorridente, imperturbabile. mentre dall'altra parte solo nervi a fior di pelle, dalla armeni stasera durante l'intervista, a fassino alle prese con la patata bollente unipol. prodi mi sembra sempre più kerry - onesto ma perdente - e berlusconi, purtroppo, george w. "tutto sotto controllo" bush. secondo me siamo nella merda, ma mancano ancora tre mesi. tre fottutissimi mesi.
(qui trovate riportati alcuni passaggi dell'intervista)


un po' per dare un senso a queste vacanze in cui mi sembrava di non aver combinato nulla (nonostante le troppe-cose-urgenti), un po' stimolato da chi ha fatto di meglio, mi sono dato al web (re)design e ho modificato - abbellito, spero - l'aspetto di negrohp. non ho ancora controllato se si vede correttamente anche su internet explorer, lo farò domani. nel frattempo, se si vedesse male, potrebbe essere il momento giusto per installare firefox. nella barra a destra c'è poi un nuovo rettangolino con gli artisti più ascoltati su questo pc nell'ultima settimana, presi dalla mia pagina last.fm. infine ci sono un paio di fuoriuscite e un paio di new entries nel blogroll, e numerose modifiche nell'elenco di indie(?)gruppi. le lascio scoprire a voi.

Friday, January 06, 2006


forse complice la febbre che mi accompagna da un paio di giorni, ho la sensazione che sia terminato il periodo in cui desideravo sempre uscire tutte le sere. bisognerebbe trovare il giusto equilibrio ma è più facile passare da periodi in cui si esce troppo spesso a periodi in cui si esce troppo poco. forse sempre a causa della febbre non sono in grado di spiegarmi meglio, ma l'ha già fatto in modo mirabile massimo coppola qualche anno fa a brand:new - mi limito quindi a trascrivere:

I Chemical Brothers. Fondamentalmente i Chemical Brothers sono ancora i Chemical Brothers. Solo un po' più vecchi. Per esempio dicono che per la prima volta da vent'anni, l'anno scorso, non sono usciti di venerdì. Dicono di essersi sentiti molto bene a rimanere a casa. Sul divano. A guardare la tv. Insomma, si sono sentiti più liberi a non fare un cazzo a casa piuttosto che a non fare un cazzo fuori. Sembra niente, ma è un cambiamento fondamentale, perché ogni cambiamento nella routine mondana diventa subito abitudine. E' difficile che uno esca una sera sì e una no. Se inizi a uscire, esci per cinque anni di fila. Se inizi a stare in casa, stai in casa per cinque anni di fila.
Quando giro per la strada riconosco subito a che stadio dell'evoluzione è giunto chi mi sta di fronte. Se è a metà percorso della routine, se ha appena cambiato, se sta per cambiare. Ovviamente, se lo incontro per strada vuol dire che è nella sua fase mondana. Ma ciò non basta. Forse è appena uscito per la prima volta dopo cinque anni. In questo caso lo riconosco facilmente. Di solito mi avvicina e dice: "Ehi... allora... eh? ...come va? ...cosa c'è in giro stasera? Feste? Locali? Illegals? Oh, ma la fanno la festa dell'Erasmus ad architettura? Oh, ma ti ricordi quella volta che alla festa dell'Erasmus..." A questo punto, di solito, lo lascio lì a parlare da solo.
Poi c'è quello che sta a metà percorso. Andamento schizofrenico: "Oh, allora stasera... no, no che palle... no, invece se andiamo... dai... Anzi no. Era meglio l'anno scorso... ora è pieno di fichetti. Ci sarebbe bisogno... apriamo un posto nuovo? No, vado a casa stasera, ieri sera ho fatto le cinque... cinque e mezza..."
Ecco poi c'è quello che non ce la fa più. Lo vedi, è allo scadere, è il suo ultimo giorno fuori. Sta davanti al locale, col bicchiere in mano, muto si nasconde allo sguardo dei passanti salutandoli con un cenno del capo. A volte abbaia, ma morde raramente.
Fin qui è facile. Più difficile è indagare i misteri di quelli che sono nella fase casalinga. In tutte e tre le varianti.
Ci sono quelli che è il primo giorno che stanno a casa dopo cinque anni di bisboccia: "Ahhh che bello, mi ero dimenticato quanto era bello stare a casa alle dieci di sera... Quasi quasi faccio una lavatrice... finalmente do una lucidata alle maniglie... posso riprendere il romanzo interrotto, a che pagina ero?... Cazzo, a pagina due. Però che sonno! Sono solo le dieci e ho già sonno". Ecco, dormiranno per quarantasei ore, e così ogni volta che proveranno a fare la lavatrice, lucidare le maniglie eccetera.
In breve si trasformeranno in quelli a metà dei regolamentari cinque anni casalinghi, pericolosamente schizofrenici come i loro compari fuori: "Oh! Metto su un dvd! No, ancora! Li ho già visti tutti... Chiamo la nonna che è un po' che non la sento! Macché, se l'ho sentita due volte solo oggi... Magari busso alla vicina! ...no, fa freddo... Chiamo Elisa! No, lei non verrà mai qui da me, vorrà uscire... Faccio una festa a casa! No, faccio una lavatrice". E qui si addormentano.
Infine, allo scoccare del quinto anno, ci troveremo di fronte a vere e proprie bestie feroci: "Pronto? Pronto? Cazzo usciamo! Ho letto tutti gli inserti... ci sono un casino di cose da fare! Ma come chi sono? Stronzo! Sono io, cazzo! Ma come non ti chiamo da cinque anni... pronto? Pronto?"
Ecco, dopo altri inutili tentativi finiranno per uscire da soli. E di certo mi incontreranno. E il ciclo ricomincerà daccapo.

(una nota: il brano qui sopra l'ho copiato dall'imperdibile libro - acquistabile qui - che raccoglie una selezione dei monologhi andati in onda su mtv. se qualcuno avesse in giro delle puntate in formato audio/video di quel programma, tappa fondamentale della mia post-adolescenza, mi contatti: sono disposto a pagarle.)

Wednesday, January 04, 2006


il 2006 inizia con una totale mancanza di idee su cosa scrivere qui sul blog - e con già troppe cose urgenti da fare. le trasmissioni riprenderanno appena possibile.