Monday, August 30, 2004


luca sofri in questo interessante post parla - ancora, anche lui! - di michael moore ma soprattutto fa un'interessante analisi sulle due anime della sinistra italiana, quella diversa (che ha ancora a cuore i suoi principi) e quella uguale (che vuole solo la sconfitta dell'avversario e così diventa uguale alla destra). luca sofri conclude che "gli unici capaci di unire la sinistra [...] sono quelli di repubblica". ecco, a me piacerebbe essere uno che legge la repubblica, che proprio lo sente come il suo giornale. e diciamolo, andare in giro con repubblica sotto braccio fa più intellettuale radical-chic che non con il corriere (infatti ogni tanto lo faccio). però ogni volta che leggo repubblica rimango un po' deluso, perché dovrebbe essere il guardian italiano ma con questo voler dare voce sia alla sinistra uguale che a quella diversa - per usare la divisione di sofri - alla fine non accontenta nessuno. quelli della sinistra uguale preferiscono leggersi il manifesto, al massimo l'unità. mentre a quelli che sperano in una sinistra diversa come il sottoscritto sembra che la linea del giornale sia spesso troppo uguale. che poi repubblica vende un sacco di copie quindi forse ha ragione sofri, o forse sono io ad essere troppo diverso... no, non in quel senso! nel senso che, tutto sommato, preferisco leggere il corriere.

Sunday, August 29, 2004


a volte il mondo è bizzarro, come direbbe il trincio, e si capovolge davvero. baldoni, baldini: una sola vocale di differenza e un'altra storia da prima pagina. stavolta senza angoscia, dolore, morte; stavolta con tutti gli onori che spettano al vincitore della maratona sul suo percorso storico, da maratona appunto fino ad atene. con l'inno italiano che risuona davanti a 70.000 spettatori (più altri milioni davanti alle tv di tutto il mondo) nella cerimonia di chiusura dei giochi olimpici. che è bella quasi come quella di apertura. o perlomeno, io mi sono commosso ancora.

Saturday, August 28, 2004


a completare quanto detto ieri su enzo baldoni, linko il bellissimo articolo che gli aveva dedicato francesco merlo su repubblica quando ancora si sperava in una conclusione migliore. "La medaglia di bronzo all'Iraq, Baldoni in Italia con i suoi figli." concludeva merlo: purtroppo è andata esattamente al contrario. oh, inverted world!

Friday, August 27, 2004


ho sempre preferito non parlare degli ostaggi in iraq, anche quando di iraq sul blog ne parlavo spesso. perché mi sembra che si rischi di ridurre i problemi dell'iraq al fatto che ogni tanto qualche civile occidentale ci fa una brutta fine, ma potrebbero essere altrettanto commoventi le storie delle decine di civili iracheni che muoiono quasi ogni giorno e di cui non sappiamo neanche il nome. faccio un'eccezione per enzo baldoni perché ho seguito con particolare attenzione la sua vicenda dopo che in questi giorni avevo scoperto innanzitutto le sue doti di sarcastico blogger, capace prima di partire per l'iraq di scrivere post come Ci sarà figa, a Baghdad? (che scritto da uno che se ne sta comodo in italia sarebbe triste ma scritto da uno che sta davvero per andarci a me sembra fenomenale) oppure di sognare uno scoop in diretta da un aereo dirottato (Saranno dirottatori?) e poi capace di un coraggio mica male davanti ai carri armati americani a najaf (Il primo Bradley non si scorda mai). infine avevo scoperto che era il traduttore (per linus) e il fondatore del fan club italiano di doonesbury, fumetto del quale sono da tempo un fan, tanto da usarne una frase per il sottotitolo di questo blog. spero che l'autore Garry Trudeau gli dedichi una striscia prima o poi.
una cosa positiva che resta di tutto ciò è il lavoro di pino scaccia, l'inviato della rai che sul suo blog ha parlato di quello che per lui era un amico, ha tenuto tutti aggiornati ora dopo ora con grande stakanovismo e ancor più grande umanità, ha ospitato infinite discussioni - più o meno sensate - sorte nei commenti ai suoi post. ha infine pubblicato l'ultimo post che enzo baldoni aveva mandato via email a un amico, poche righe che forse contribuiscono a rendere un po' meno amara (solo un po') la sua scomparsa:
"Mettiamola così: nelle prossime 24 ore ho la possibilità abbastanza concreta di crepare. Ovviamente non succederà - ma, se dovesse succedere, sappiate che sono morto felice facendo quello che più mi piace al mondo: viaggiare in paesi che non hanno mai visto un turista prima di me."

Tuesday, August 24, 2004


john berger sul guardian di oggi mi ha quasi convinto che c'è qualcosa da salvare in fahrenheit 9/11. non tanto il film, quanto l'evento:
The film, considered as a political act, may be a historical landmark. [...] What makes it an event is the fact that it is an effective and independent intervention into immediate world politics.
fermo restando che i punti deboli politici e cinematografici sono tanti e ben riassunti nella già citata recensione di mark kermode per l'observer. comunque mi sa proprio che andrò a rivederlo ora che esce nei cinema italiani. magari in un bel multisalone americano con una coca cola large e un cesto king-size di popcorn, così giusto per l'atmosfera. magari la coca la prendo small se no spendo un patrimonio.

Sunday, August 22, 2004


emilio fede ha provato l'emulazione ma purtroppo la sua bandana non ha avuto altrettanto successo mediatico di quella del capo. mosso a compassione, gli dedico questo post. non so, magari potremmo anche far girare la foto via email.

Saturday, August 14, 2004


succede che sei a casa a due giorni da ferragosto quando tutta l'italia è in vacanza. succede che no non ci avevi voglia di andare in vacanza e comunque non ci avevi i soldi però non è che sei proprio così contento e allora ti alzi alle 13, vai a dormire alle 2 e sei ormai prossimo allo stato vegetativo. ma poi succede che vedi in tv la cerimonia di apertura delle olimpiadi di atene ed è la più bella che ti ricordi e staresti lì a guardare anche la sfilata di tutte le duecento nazioni -- perché come ha detto severgnini che commentava sulla rai "questo è il mondo come tutti vorremmo che fosse". ma poi per fortuna esci e appena metti il naso fuori dal portone ti senti ancora meglio perché era da giorni che non ti muovevi dal computer-letto-tv-divano-computer e non vedevi anima viva fuorché tuo papà-mamma-nonna-gatto. e succede che abbassi i finestrini per sentire in faccia l'aria della sera che ti sveglia dal torpore e tutti i semafori diventano verdi per te e ti viene in mente david gray che canta all the lights are changing red to green. e arrivi da gianpaolo che da londra c'è appena tornato e ti parla di hyde park e di battersea -- a londra ci staresti volentieri, ad agosto dovresti andare sempre a londra che qui fa troppo caldo e non c'è nessuno, e al mare a bruciarti sotto il sole non è che proprio, ma comunque non ci avevi i soldi, o forse solo non ci avevi le palle tanto per cambiare di prendere un biglietto sola andata e poi si vedrà. intanto questa è la miglior serata di agosto insieme a quella di lunedì alla festa col vala e i suoi amici -- forse anche perché tutte le altre sere di agosto te ne sei rimasto a casa. ma non è ancora finita perché quando esci da casa di gianpaolo succede che ci sono tantissime stelle ed era tempo che non erano così tante così luminose così vicine ed allora fanculo al guardare la strada, più che puoi guardi in su dal parabrezza, o di sbieco dal finestrino, e intanto sei già a casa. e hai il tuo ordine di amazon che gianpaolo ti ha portato da londra cioè quattro cd -- aimee mann, grandaddy, brmc e i am kloot -- da annusare e sfogliare (adesso) e poi ascoltare (domani).
Bust the lock off the front door
Once you're outside you won't wanna hide anymore

Sunday, August 01, 2004


primo agosto e sono ormai definitivamente dentro al mio letargo estivo, come anche questo blog. le idee di cose da scrivere dei giorni passati sono finite in bozze mai pubblicate o in neuroni riassegnati ad altro incarico. dopo che lunedì ho registrato il mio buon 26 sul libretto per l'esame col quale a lungo vi avevo tediato, le mie giornate sono occupate da due attività principali: le registrazioni del nuovo cd dei bios e il sudare per il caldo seduto davanti allo schermo del pc, proprio come ora. una situazione non ideale per scrivere sul blog. se mi regalate un condizionatore magari scriverò qualcosa di più... altrimenti buone vacanze a chi parte e a chi è partito, io per ora resto qua.