Tuesday, April 27, 2004


ieri sera sono stato al concerto dei Sophia al Rainbow. devo dire che non mi hanno poi così impressionato, un po' ripetitivi sulla distanza, nonostante continui a pensare che il loro ultimo album "people are like seasons" sia davvero un bel cd. ma prima di loro, una graditissima sorpresa: il gruppo di supporto erano i Girls in Hawaii, una indie band belga mooolto interessante di cui avevo comprato solo la scorsa settimana il cd. guardando sul loro sito avevo letto di alcune date coi Sophia, ma questa di Milano non era segnata... quindi davvero una bellissima sorpresa quando al secondo pezzo ho riconosciuto senza ombra di dubbio che sì, erano proprio loro! e devo dire che, per quanto mi riguarda, hanno battuto i Sophia a mani basse.
le sorprese non finiscono qui. durante il concerto dei Sophia vedo il cantante dei Girls in Hawaii in mezzo al pubblico, a pochi passi da me, insieme a una donna. li ho guardati a lungo cercando di ricordare e ancora mi rimane qualche piccolo dubbio, ma ne sono quasi sicuro: erano i turisti che avevo incontrato a mezzogiorno sul metrò! guardavano un po' sperduti l'elenco delle fermate e parlavano francese, con in mano una guida turistica di Milano. io gli sono passato a fianco con le cuffie nelle orecchie e le ho tolte solo un attimo per capire se avevano bisogno di aiuto: stavo ascoltando il loro cd!

Thursday, April 15, 2004


il treno delle 7:36 mi avrà anche aspettato, ma com'era prevedibile dopo le ultime nottate io non mi sono fatto vedere e mi sono alzato giusto quelle 4 ore dopo :) proprio quando stava arrivando il postino con il Corriere di oggi sul quale c'è un bell'articolo di Severgnini, eccone un estratto:
E' chiaro che scappare non si può: l'Iraq diventerebbe il trofeo e il trampolino per i fondamentalisti, e chissà cosa c'aspetterebbe. Ma non possiamo neppure andare avanti così. Occorre un colpo di genio, più che un colpo di reni. Una soluzione lungimirante, militarmente semplice e politicamente rumorosa.
in questo e altri articoli risuona anche una nuova parola magica, insieme a "ONU", ed è "Europa". purtroppo in questo momento non credo molto alle parole magiche, mentre una che di magico ha ben poco ("Vietnam") comincia a non sembrarmi troppo fuori luogo.

ok, ora vediamo di non perdere anche il 13:28!


post in formato pensieri-random-dell'una-di-notte:
  • "Non ti muovere" di Sergio Castellitto non è un gran film. IMO.
  • Giovanna Botteri da Bagdad non è la mia inviata preferita.
  • Libero (il quotidiano diretto da Vittorio Feltri) oggi titolava:
    ABBIAMO 800 MILA OSTAGGI
    Se applicassimo ai musulmani gli stessi criteri che loro applicano a noi dovremmo sequestrare tutti quelli che risiedono in Italia. Ma non lo facciamo perché siamo una civiltà superiore.
  • Vittorio Feltri è veramente un coglione.
  • la situazione in Iraq è sempre più incasinata. a riprova che avanti così più che avanti si va indietro.
  • d'altra parte si moltiplicano i commentatori che (a ragione) fanno notare che invocare l'ONU non basta a risolvere la situazione, soprattutto perché la prospettiva che i soldati americani siano rapidamente rimpiazzati da caschi blu, magari arabi, è semplicemente irrealistica. fra l'altro l'aveva detto anche il cazza.
  • però non sopporto tutti quelli che continuano a far finta di nulla e a dividere gli europei in "chi vuole restare -- gli intelligenti" e "chi se ne vuole andare -- i pacifisti che vogliono consegnare l'Iraq ai terroristi". manca sempre la terza posizione, che è poi quella che io condivido: restiamo, perché andarsene dall'oggi al domani vorrebbe dire il caos, ma cambiando strategia e magari senza essere solo facchini degli USA.
vado a letto che domattina il 7:36 mi aspetta.