Wednesday, March 30, 2005


ho risentito il nuovo album dei negramaro e purtroppo ho trovato confermata l'impressione che no, niente da fare, siamo ancora alle solite, al solito rock italiano costruito a tavolino. il loro vecchio disco eponimo, già su sugar ma neanche più in catalogo (passatomi da fabio) faceva sperare abbastanza bene. niente di miracoloso, intendiamoci, né di così alternativo. eravamo dalle parti dei mambassa, un rock chiaramente made in italy ma fortemente affrescato di internazionale. belle chitarre, falsettini... vogliamo citare i primi radiohead o i muse di showbiz? citiamoli. poi c'è stato un altro album che non ho sentito ma che sembra poco più di una ristampa (forse remaster) del primo. poi c'è l'apparizione a sanremo 2005 - dove non li ho però visti - e il nuovo disco: "mentre tutto scorre". me l'ha passato ambrosia in mp3, l'ho sentito due volte e credo di non essere arrivato in fondo nessuna delle due. spiace parlare della svolta commerciale, ma quel che sento è proprio quello, la chitarrina finto rock plastificato, il sound radiofonico patinato e soprattutto quelle melodie di cui non se ne può più, che non si sa a chi piacciono ma si dice che vendono. sì, vendono, sarà vero? insomma qui non siamo più dalle parti dei mambassa, non siamo neanche dalle parti dei velvet che volendo essere cattivi si potevano intravedere nelle cose meno originali del primo disco. qui siamo dalle parti dei negrita, e non è un complimento. domani in ogni caso vado a sentirli gratis al rolling stone perché un po' di fiducia ancora mi è rimasta e magari dal vivo se la cavano. sempre oggi ho invece rivalutato parecchio il secondo album di quei due furbacchioni norvegesi dei kings of convenience. spogliato dai confronti con "quiet is the new loud" al quale, bisogna ammetterlo, "riot on an empty street" non aggiunge proprio nulla di nuovo, l'ho trovato un disco piacevole e primaverile. è consigliato l'ascolto in giorni di sole.

Tuesday, March 29, 2005


ecco poi è tardi e le due cose da dire sono che genova mi è piaciuta sìsì e anche molto. e c'è stato un momento ieri sera in cui avevo deciso che ci andavo da solo perché nessuno voleva venire. poi è arrivato roberto in zona cesarini e siamo andati in due e non sapevo più se era meglio o peggio. magari una volta ci ritorno, da solo, ad arrampicarmi per le salite e a fare ordine tra i pensieri. intanto presto arriverà qualche foto in uno dei link qui a destra. la seconda cosa è che mentre entravo nel bagno di questo ristorante uber-turistico mi è venuto un flash di quella canzone che dice "genova coi suoi svincoli micidiali" (solo adesso con google mi sono ricordato che era di de gregori). e magari se questi altri posti che avevo trovato su virtualtourist non fossero stati chiusi avrei mangiato meglio e mi sarebbe venuto in mente un pezzo di de andré, ma qui stiamo già divagando. i fatti sono stati chiaramente esposti e quella canzone di de gregori, a rileggerne tutto il testo, è pure molto appropriata: "dietro a un miraggio c'è sempre un miraggio da considerare/come del resto alla fine di un viaggio/c'è sempre un viaggio da ricominciare."

Sunday, March 27, 2005


natale con i tuoi. pasqua, con i tuoi again. tre anni fa il giorno di pasqua ero a madrid (e non ringrazierò mai abbastanza luca). la lunghissima messa nella cattedrale con francesca, i lumini accesi di persona in persona fino a raggiungere tutti gli angoli della chiesa. e poi il pranzo nell'appartamento spagnolo di luca, forse il miglior pranzo di pasqua che ricordi. due anni fa ero appena tornato dalla norvegia (e non ringrazierò mai abbastanza andrea). quest'anno sono qui e giusto per rompere il circolo asfittico dei "percorsi esistenziali monza-milano" mi è venuta quest'idea: pasquetta a genova, così, giusto per vedere il mare e fare un giro tra i vicoli. e perché sono anni che voglio andarci. e per fare uno o due rullini di foto. partenza al mattino, ritorno alla sera, in treno ci vuole un'ora e mezza da centrale e costa 15,80 euro andata e ritorno. certo non è nulla di rivoluzionario però intanto ci si muove e si vede qualcosa di nuovo. per ora ho convinto solo il katta ma non mi arrendo. auguri comunque.

Thursday, March 24, 2005


mentre al cinema iniziava "una lunga domenica di passioni" pensavo alla interessante intervista al regista jean-pierre jeunet sul dvd di amélie e pensavo che non ho ancora visto sempre su quel dvd il commento del regista all'intero film. la verità è che sui dvd mettono troppe cose, sono come le riedizioni dei cd con le bonus track che personalmente trovo abbastanza fastidiose. nel film di ieri comunque mi ha stupito l'abbondanza di scene di guerra durante le quali pensavo alla loro contiguità con le guerre di oggi. mi ha affascinato l'eleganza estetica di alcuni movimenti della camera. e poi mi ha deluso l'assenza dei colori vivaci di amélie sostituiti - come già si capiva dalla locandina - dai toni seppia, marroni e gialli che sapevano di passato storico e cinematografico ma non aiutavano a rinforzare il mio ottimismo di fondo di cui parlavo nell'ultimo post. ottimismo già messo alla prova dalla primavera indecisa nel grigio di questi giorni, dai travis ieri sull'ipod e ora dai perturbazione in repeat sullo stereo. oggi mi sembra domenica, mi sono alzato tardi e in giro c'è silenzio. ma ho troppa stanchezza e mal di testa per le troppe cose che ho voluto fare nelle ultime due settimane. quali cose? non ne ho idea, ma ho l'impressione di non essermi mai fermato e la certezza di aver dormito troppo poco. troppa stanchezza per lavorare un po' con photoshop per il libretto del cd dei bios che è sempre lì a un passo dalla conclusione. troppo mal di testa per leggere un po' di articoli online e cercare di farmi un'idea sul caso terri schiavo, sulle riforme passate ieri al senato, su cosa sta succedendo in kirghizistan. se fossi a milano andrei a vedere questa mostra che finisce oggi e me ne ero scordato. ma sono a merate quindi andrò al maxisport a cercarmi una felpa blu col cappuccio. sperando che non costi troppo.

Saturday, March 19, 2005


pare scienza condivisa che i 25 anni siano il primo compleanno dove non c'è troppo da festeggiare. agli auguri quasi tutti hanno accompagnato battute più o meno banali sulla vecchiaia incombente. ammetto che sarei rimasto volentieri ventiquattrenne ancora un po', ma per il resto permettetemi di dissentire. di fare un post con bilanci di vita e piani programmatici per il futuro proprio non ne ho nessuna intenzione. vi basti questo: ho fiducia che i prossimi anni porteranno esperienze e incontri e soddisfazioni anche migliori che in passato. che vi devo dire? a me questo inizio di primavera ha portato ottimismo e voglia di fare. le malinconie, per una volta le lascio a voi.

Saturday, March 12, 2005


un attimo di attenzione, prego. signore e signori, amici vicini e lontani (soprattutto i vicini a dire il vero). se ne era parlato mesi fa, ma stavolta si fa sul serio. giovedì prossimo, 17 marzo, in occasione del venticinquesimo compleanno del qui presente titolare di questo blog, si terrà il primo negrohp party. il locale per problemi tecnico-logistici non è stato ancora fissato e verrà comunicato nei prossimi giorni con un update in coda a questo medesimo post. le cose che sono decise sono invece le seguenti: sarà a milano. sarà un aperitivo con buffet. sarà giovedì 17/03 dalle ore 19 alle ore 21 circa. costerà meno di 10 euro a testa. siete invitati tutti voi che state leggendo: aficionados, lettori saltuari e sì anche tu che stai passando di qui perché hai cercato non so cosa su google. potete portare fidanzate/i, parenti e amici. magari mandatemi una mail qui e ditemi quanti siete in modo che posso avvisare il locale. oppure non ditemi nulla ma poi non lamentatevi se non c'è posto.
non è finita qui. a tutti quelli che hanno lasciato almeno un comment su questo blog dall'inizio di marzo, il primo drink lo pago io. non sto scherzando, questo l'elenco degli aventi diritto: nax, snapswing, the kattaz, big paul, ambrosia, cazza, elena, il biondo, fra, tww, davide motta, laura. se proprio vi sentite in debito, si accettano regalini di compleanno simbolici del valore equivalente a quello di un cocktail, oppure potete sempre offrirmi una birra alla prima occasione.
[UPDATE: ho prenotato al maharajà, viale gorizia 8 (mm porta genova). appuntamento lì il 17 alle ore 19:00! prima consumazione + piatto caldo + buffet = 8 euro. la lista delle persone a cui offro io è quella scritta qui sopra e non è più modificabile.]

Tuesday, March 08, 2005


con questo post parte la campagna "-internet, +musica" per le rimanenti notti di marzo. sono 10 concerti per poco più di 20 giorni, ma qualcuno si può anche saltare. costano tutti poco, e promettono tutti bene, che fa bene qui e fa bene qui. adesioni come sempre nei comments.
(NB: per i concerti alla casa139 l'ingresso di solito è 5 euro, ma ci vuole la tessera arci che costa 15 euro e vale fino a dicembre)

Sunday, March 06, 2005


è bello vedere che ci sono ancora persone in grado di unire davvero l'italia, oltre la destra e la sinistra, oltre la retorica e la convenienza. persone davanti alle quali tutti si inchinano, perché nessuno riesce ad avere dei dubbi, diciamolo: basta guardare una foto e rileggere la più stringata delle biografie. persone come nicola calipari, avete capito, e sembra tristemente facile parlarne dopo la sua morte, ma mi piace pensare che sia solo perché non l'abbiamo conosciuto prima. tutto questo, un po' meglio di me, l'ha scritto anche veltroni sull'unità di oggi.

(ho pronto anche un elenco di fantastici concerti molto indie a milano e dintorni per il mese di marzo, ma quelli li posto domani)

Thursday, March 03, 2005


le cose belle della nevicata di oggi sono state i deja-vu di inverni da bambino e vacanze in montagna. al politecnico ci siamo tirati palle di neve e al bar ho bevuto una cioccolata calda, un ricordo preciso di livigno, inizio anni '90, poteva essere lì fuori. milano con 10 centimetri di neve (misurati) non l'avevo ancora vista e avviandomi al metrò ho indugiato qualche secondo in mezzo a via bonardi fissando in mente la foto che avrei voluto fare ai binari del tram innevati. la neve continuava a scendere mentre io tornavo a casa, il katta discussa la tesi aspettava la formalità della proclamazione, il cazza l'ora di un esame. motta batteva tutti quando alle 10 di sera era ancora in città e componeva poesie metropolitane via sms - "Lavorare fino alle 21/salire sul treno alle 21:41/sono ancora fermo a Garibaldi/e il riscaldamento s'è fermato."


tutto è cominciato quando io e il biondo ci siamo accorti di avere associato entrambi melbourne al canada invece che all'australia. abbiamo cercato una spiegazione in un'assonanza con qualche città canadese e abbiamo concluso che la migliore candidata è montreal. da lì in maniera ancora piuttosto inspiegabile (cosa si fa pur di non studiare) abbiamo inventato un gioco a cui il cazza ha subito trovato regole molto precise. si parte da una città, mettiamo melbourne. poi si danno due minuti di tempo per trovare altri nomi di città che ci assomiglino. a questo punto si contano, stile mastermind, le lettere uguali in posizione uguale (1 punto), quelle uguali ma in posizione diversa (1/2 punto), infine si aggiunge un bonus per le sequenze di lettere consecutive che si trovano in entrambe le parole (2 lettere consecutive, 1/4 di punto; 3 lettere consecutive, 2/4 di punto; e così via). ad esempio dicendo montreal si fanno 3 punti e mezzo - 1 per la m in posizione uguale all'inizio e 5/2 per o, n, r, e, l presenti in posizioni diverse. con il presente post invece, il coefficiente di nerd-itudine di questo blog sale di almeno 10 punti.