Sunday, August 28, 2005

Thursday, August 25, 2005


finalmente capisco perché tanti blog chiudono d'estate e non riaprono a settembre. perché dopo 15 giorni senza, non se ne sente la mancanza. né di leggere quelli degli altri, né di scrivere sul proprio. avrei anche in mente un po' di cose da dire ma per ora quanto meno rimando. che poi questo post contraddice tutto ciò che ho appena scritto, ma non fateci caso.

Friday, August 19, 2005


quando una settimana fa ho risalito pentonville road verso il residence dove ero stato l'estate di 4 anni fa, e` stato come tornare a casa. mi sembra di abitare qui da sempre, merito forse di quello che motta ha definito l'abbraccio di londra, allo stesso tempo collettivo e personale. alcune cose sono cambiate, ma mi pare niente di sostanziale. delle bombe dello scorso mese rimane traccia solo nei manifesti "one london" e in un paio di foto di persone scomparse che sono ancora appese a king's cross. in tavistock square non sono neanche riuscito a trovare il punto esatto dove il bus e` saltato in aria il 7 luglio e tutte le linee della tube sono pienamente operative. dagli altoparlanti si susseguono gli inviti a non lasciare borse o bagagli incustoditi - saranno either removed or destroyed - ma l'efficienza del sistema di trasporti, con un treno ogni due minuti anche a mezzanotte e poi l'efficace rete di bus notturni, e` piu` convincente di ogni paura. al ristorante della british library non ci sono piu` le ricche colazioni all'inglese di 4 anni fa, ma rimane un ottimo posto per prendere una tazza di the al mattino e leggere il guardian mentre fuori piove. nei pomeriggi, il tempo per visitare nuove zone non e` mai sufficiente. tra quelle viste, little venice - una piccola rete di canali vicino a paddington station - e l'assurdo quartiere barbican - una specie di "milano 2" costruita in mezzo alla citta` negli anni '70. tra quelle da vedere, battersea park e hampstead: lunedi`, tempo permettendo. poi martedi` probabile gita in solitario a stonehenge e mercoledi` si torna gia` a casa. sin dal primo giorno, il tempo e` volato.

Wednesday, August 10, 2005


certo che agosto è un mese strano. mentre uno dopo l'altro gli amici partono per le vacanze, il tempo che dovrebbe dilatarsi è sfuggevole come non mai. e altrettanto le idee, sempre troppo confuse. i pomeriggi si dissolvono al sole e l'unica àncora per queste giornate è la doccia prima di cena, e poi uscire, vedere persone, amici vecchi e nuovi in un rimescolarsi di compagnie del quale credo tutti ci chiediamo cosa rimarrà a settembre. speriamo qualcosa di bello, ma ora neanche questo mi è chiaro. ho ritrovato questo post di un anno fa dove l'insoddisfazione per essere rimasto a merate ed essere anche uscito poco la sera era palpabile. quest'anno ho evitato di ripetere gli stessi errori, ma il risultato non è troppo diverso e lo stato vegetativo è ancora un'espressione che rende l'idea. però è presto per trarre conclusioni, domani sera si parte per londra, due settimane e al ritorno ne riparliamo. saluti.

Tuesday, August 09, 2005


ero stato troppo cattivo nella recensione che ho poi cancellato dall'ultimo post? il dibattito è aperto. ho fatto male ad autocensurarmi? il dibattito è aperto. intanto, continuiamo a parlare di musica. si sono sciolti i belasco come annuncia questo comunicato sul sito tedesco. i belasco sono un gruppo inglese che conobbi a londra nell'estate 2001 quando da tower records in piccadilly circus il loro primo album "simplicity" era in una colonna di cd in ascolto. attirato dalla copertina, ascoltai l'inizio della prima traccia. eravamo al primo anno di attività con i bios e quell'attacco con un arpeggio di chitarra elettrica era esattamente il sound che avevo in mente, quello che volevo fare in quel momento. mi segnai il nome belasco sul cellulare. miracolosamente quell'appunto, passato prima su carta poi su computer, saltò fuori un anno dopo e ordinai il cd su amazon. da quel momento diventai un fan a tutti gli effetti, spingendomi anche - cosa che non avevo mai fatto per altri gruppi - ai confini del collezionismo. sempre tramite internet ho comprato tutte le cose che i belasco hanno fatto uscire in questi anni, compreso un promo single trovato su ebay e un dvd live per il mercato tedesco. ho cercato anche di spargere un po' in giro la voce, convertendo ai belasco più di un amico nonché i miei compagni nei bios. tuttora ai concerti suoniamo spesso una loro cover e nutrivamo segrete speranze di fargli da opening act quando sarebbero venuti in italia - vista la bravura, sembrava scontato sarebbe accaduto. la cosa curiosa è che i parallelismi con i bios sono continuati: nel 2002 uscirono il nostro secondo demo e il secondo album dei belasco, entrambi avevano una copertina blu e nera e entrambi erano una svolta verso sonorità molto più rock e distorte (il loro era molto più bello del nostro, questo potete immaginarlo). poi nel 2004 per entrambe le band si cominciò a parlare di un terzo lavoro che, rimandato più volte, sembrava dover infine uscire nell'estate 2005. quello dei bios è uscito, quello dei belasco pare non uscirà mai, e i parallelismi si fermano qui. ma oggi gli ho scritto una mail raccontandogli tutta questa storia e chiedendogli un indirizzo postale a cui spedirgli il nostro cd, e la nostra cover di "15 seconds" registrata a gennaio al rolling stone. spero gli farà piacere.
(per il post di saluti prima delle vacanze, ci risentiamo domani).

Sunday, August 07, 2005


[MODIFIED 08.08.05 - in questo post avevo scritto la mia dettagliata recensione del nuovo cd dei the mirrors. era un po' acida forse, ma per come la intendevo io non era una stroncatura, solo un'analisi il più possibile distaccata. però marco, il tastierista dei the mirrors che conosco da ormai vari anni e che mi ha regalato il cd, l'ha ritenuta addirittura offensiva. siccome non volevo offendere proprio nessuno, ho deciso di cancellarla e sostituirla con queste poche righe di spiegazione. perché il disco secondo me - pur con vari difetti - è interessante e volevo solo portargli un po' di attenzione. ho capito poi perché non potrei fare il recensore su rockit o simili: non solo per mancanza di tempo, o di competenza, ma soprattutto perché non avrei la pazienza di discutere con i gruppi che non capiscono quel che scrivo e pensano che li prenda per il culo. forse sono io che non so farmi capire, ma in ogni caso leggete più pitchfork ragazzi.]

Friday, August 05, 2005


ieri ho accompagnato mia mamma a torino. lasciatala a casa di un'amica, con i mezzi pubblici mi sono spostato all'estremo limite est della città, raggiungendo apo in pausa pranzo sotto il suo ufficio. mi sono quasi commosso quando ho scoperto che il mezzo che percorreva tutto corso francia era l'autobus 36, quello che porta a rivoli e a cui i perturbazione hanno dedicato il loro secondo disco, "36" appunto. ho celebrato la cosa ascoltandolo sull'ipod sia all'andata che al ritorno, notando come in effetti la musica si adattasse alla gente e al paesaggio circostante. una di quelle cose stupide che mi rendono stupidamente felice. tornato in centro, prima di raggiungere mia mamma e di tornare a casa ho fatto un lungo giro a piedi, macchina fotografica in mano - le foto sono dei bianchi e neri che non vedrete prima di settembre - passando per corso garibaldi, tagliando a destra fino a porta nuova, risalendo via roma, un salto alla fnac torinese, piazza castello, palazzo reale, poi tutta via po fino a piazza vittorio veneto, infine indietro per via verdi e un giro attorno alla mole. mentre sbagliavo due volte la fermata del bus per raggiungere porta susa dove dovevo prendere il tram numero 10, pensavo che non c'è nulla da fare, sono davvero un animale da città e questa scarpinata torinese sotto il sole d'agosto non l'avrei scambiata con una in montagna. anche se i miei polmoni magari la pensano diversamente.

Wednesday, August 03, 2005


pino
questo pino - o forse era un abete? non ho mai imparato a riconoscere gli alberi - era qui di fronte a casa mia da quando ci siamo arrivati 25 anni fa. alto credo più di 20 metri, lo vedevo dalla finestra ora alla mia sinistra mentre scrivo, giusto dall'altra parte della strada nel cortile di una piccola casa privata. stamattina, mentre io cercavo faticosamente di dormire nonostante il rumore, l'hanno tagliato. alla base, non è rimasto più nulla se non le radici nascoste nella terra. se credessi ai segnali e alle coincidenze, direi che forse è giunto il momento anche per me di andarmene da questa casa. ma riguardo ai progetti di trasloco a milano della mia famiglia, non ci sono novità sostanziali. può essere questione di mesi, oppure no. e nell'incertezza io qualche notte fa ho sognato di tornare da londra a fine agosto e di trovare la casa ancora qui, ma totalmente modificata al suo interno, con i muri rifatti in posti diversi.

Monday, August 01, 2005


venerdì sera in occasione del primo compleanno di mox14_readme si discuteva dell'impatto dei blog sulle nostre vite, del fatto che su 5 persone sedute al tavolo ormai 4 erano blogger, e che non si riuscisse a parlare per più di 30 secondi senza che qualcuno tirasse fuori questo o quell'altro blog. veniva il sospetto - ad astrarsi un minuto - di avere un po' perso il senso della misura. ma riflettendoci nei giorni seguenti, non ci sto. grazie ai blog si sono approfondite amicizie e conosciute persone nuove, si sono dette in pubblico cose che spesso nessuno avrebbe detto in privato, si è potuto alzare il livello della conversazione scoprendo che toh non ero forse l'unico stufo di parlare di calcio o del tempo o fate voi. addirittura (e ancora mi sembra incredibile) delle persone conosciutesi attraverso di me ma soprattutto attraverso negrohp hanno deciso di andare in vacanza insieme questo mese. se c'è un difetto - ma è perché non si riesce mai ad essere contenti - è che tutto è diventato fin troppo autoreferenziale e se uno capita su negrohp senza conoscere nessuno dei suoi frequentatori abituali, potrebbe sentirsi un po' tagliato fuori. questo è un handicap per i miei sogni da blogstar. e una sfida per il futuro.