Saturday, April 08, 2006
io di moretti non ho mai capito un cazzo. non ho mai visto bianca per dire. ho visto caro diario e aprile e non li ho trovati così imprescindibili. poi ho visto la stanza del figlio e sono rimasto a bocca aperta. qualche tempo fa ho letto che moretti faceva un film su berlusconi: un ritorno al suo vecchio stile? sono andato a vederlo una settimana fa, quando ormai tutti avevano scritto tutto, e sono rimasto a bocca aperta un'altra volta. perché a me - che di moretti non ho mai capito un cazzo - è sembrato la quadratura del cerchio: la politica, i topos morettiani e infine il cinema, con la c maiuscola anche se su questo blog le maiuscole non le uso. perché il caimano, innanzitutto, non è il film su berlusconi che nella storia vuole fare la giovane e inesperta regista interpretata da jasmine trinca (la più stroncata nelle recensioni, secondo me niente affatto scandalosa). è invece un film complesso, con delle idee, alcune magnifiche interpretazioni (silvio orlando alcune spanne sopra la sua media) e uno stile che michael moore se lo sogna. il caimano è una storia - quella di berlusconi - ma è soprattutto le storie - quelle di tutti coloro che non si arrendono; di quanti lottano contro una situazione disperata; di quanti, per dirla in una parola, vivono. perché sarà autoconsolatorio e inutile ricordarlo, ma ci siamo, c'è moretti capace di fare un film così, ci siamo noi che lo apprezziamo per il suo talento prima che per le sue idee politiche. basta per credere ancora in questa italia? forse fra un anno questo film non avrà più la stessa forza, ma non ci giurerei. per intanto fanno cinque stelline, resto mancia, e non parliamone più.