Sunday, April 17, 2005


stanotte ho sognato che ero in un liceo, non il mio vecchio liceo di merate ma una specie di liceo di inizio novecento. ero stato inserito lì non so per quale motivo, ero più grande e non conoscevo le altre persone nella classe. c'era molta gente nell'aula, c'era anche una ragazza di cui ero innamorato e le stavo vicino. anche lei era più grande. c'erano due teppistelli che invece avevano l'età da liceo. in aula a un certo punto c'era una specie di rappresentazione teatrale, ma chi ha montato il sogno ne ha lasciate solo poche immagini. era a tema storico mi sembra e comunque io non recitavo. dopo dovevamo scrivere un tema e bisognava lasciare il nome su un piccolo foglio alla cattedra. prima bisognava tirare un dado, non so perché. davanti a me c'era una piccola coda di persone che tiravano il dado e compilavano il foglio. la ragazza di cui ero innamorato ha fatto 1. poi un ragazzo ha fatto 4 ma ha dato un colpetto col dito e il dado è girato sul 6. però l'ha ritirato ed è venuto di nuovo 4. non era uno dei teppistelli di prima in ogni caso. io mi sentivo che avrei fatto 6, anche se non volevo, invece è venuto 1. con una matita rossa ho scritto due 1 sul foglio - uno era il punteggio del dado, l'altro non lo so - e ho messo la mia firma a fianco. sopra diverse persone avevano messo 1. a questo punto il montatore del sogno deve aver fatto qualche altro casino e c'era una giovane insegnante di matematica che riempiva la grande lavagna di numeri e matrici. io pensavo che avrei voluto avere una digitale per fare una foto perché era bella quella lavagna piena di tutti quei numeri così ordinati. la lavagna non sembrava di inizio secolo, anzi assomigliava a quelle del politecnico, con la luce al neon sopra. infine - altro salto nel montaggio - stavo copiando delle parole scritte in grande sulla stessa lavagna. erano come dei compiti per casa ma non avevano senso. io scrivevo in piedi appoggiato sulla cattedra, con una matita blu e dovevo calcare altrimenti non rimaneva niente sul foglio, così ci mettevo un sacco di tempo. stavo ancora scrivendo con la matita blu quando mia mamma mi ha svegliato. dev'essere stata l'influenza e anche un po' l'esame che si avvicina.