Monday, January 31, 2005
il fatto che gennaio abbia visto un numero di post minore del consueto - e me ne scuso con i visitatori, sempre più numerosi - non è casuale ma diretta conseguenza del fatto che il mese che oggi si conclude è stato ben poco stimolante. passato in gran parte in casa, neanche salire sui palchi non privi di importanza del rolling stone e dell'indian saloon piuttosto orgoglioso del nuovo indie look con jeans, t-shirt e giacca di velluto nero ha mosso di molto l'indice di soddisfazione. i momenti migliori sono stati decisamente gli inizi di settimana, scendendo a milano in treno, ascoltando musica, pregustando qualche buon pranzo col biondo e pianificando possibili attività per i giorni seguenti. nel frattempo il 90% dei dialoghi con i miei genitori hanno riguardato il possibile (probabile? non ci metterei la mano sul fuoco) trasferimento dell'intera famiglia, sottoscritto genitori nonna e gatto, armi e bagagli, a milano. non per mia richiesta, vorrei sottolineare, ma per preciso desiderio di mia mamma. forse giusto perché non riesco mai ad essere contento è una prospettiva che mi sta consumando nel tentativo di immaginare il mondo da un diverso sistema di riferimento con origine spostata 35 chilometri circa a sud ovest e nel dubbio che, perso il suo carattere di alterità rispetto al noioso paese brianzolo, anche la città cambi sapore e invece di guadagnarci io vada a perderci il piccolo orizzonte di stazioni treni e fuga quotidiana dalle mura casalinghe. e mi torna in mente chris martin che canta homes places we've grown/all of us are done for.
ma di me si è parlato abbastanza, torniamo a discutere un po' di politica, argomento del quale anche fuori dal blog ultimamente mi sono interessato meno del solito. oggi per recuperare un po' ho speso i soliti esagerati 2,80 euro per una copia del guardian (0,60 pounds in uk!) e ho cercato di andare oltre l'ubiqua retorica sulle elezioni in iraq. e sul guardian ho trovato commoventi (e lo dico in senso assolutamente positivo) cronache della giornata elettorale (una qui), una pacata analisi complessiva (nel leader, qui) e due durissimi commenti (uno e due) su tutto quello che non va dietro il di per sé ottimo esercizio di democrazia. intanto kerry non trova di meglio da dire che ha perso per colpa di bin laden. mentre qui da noi prodi va dalla dandini ed è quasi indistinguibile dalla caricatura di corrado guzzanti. infine anche una buona notizia: un giudice negli stati uniti ha stabilito che le detenzioni a guantanamo sono illegali.
Tuesday, January 25, 2005
il treno è arrivato puntuale a cernusco alle 10:28. prima di carnate un poliziotto ha percorso lentamente il mio vagone, forse cercando una bomba o forse le chiavi della sua macchina. la neve è arrivata anche qui e si è già sciolta lasciando un freddo che ti fa venire voglia di rimanere in casa alla sera, come ho fatto sabato, domenica, lunedì e oggi con sintomi acuti di dipendenza da questo forum, questo newsgroup, quest'altro newsgroup. dall'influenza invece sono ancora circa immune. ci è voluta la luce accecante in città studi all'uscita della metropolitana per uscire anche metaforicamente dal tunnel e ricordarsi dei complimenti e non solo delle critiche dopo i due concerti con i bios, delle cose fatte e non solo di quelle ancora da fare, delle persone e non solo dei fatti, del sole e non solo del freddo. di parole che pochi giorni fa risuonavano in testa come l'annuncio di cambiamenti in arrivo: and it felt just like falling in love again.
Monday, January 17, 2005
neve al sud, dicevano i telegiornali in questi giorni. potrebbe essere un bel titolo. un romanzo forse, con una copertina bianca, una foto minimalista in basso e in alto il titolo in helvetica blu, tutto minuscolo: neve al sud. se lo trovassi alla fnac o alla feltrinelli come minimo lo sfoglierei e mi evocherebbe qualcosa di inconsueto ma in fondo familiare. come le immagini e i suoni che giungono da titano.
paradossalmente rispetto alle vacanze il ritorno al pendolaraggio mi dà tempo per pensare, tempo per ascoltare musica e viaggiare ben più lontano di quanto riportato sull'abbonamento. tra carnate e milano il cd dei girls in hawaii mi ha portato chiare in mente le immagini di bruxelles, così perfettamente legate al pop-rock malinconico del gruppo belga, e sul tram da lambrate a piazza fontana i riff contagiosi e il garage da figli di papà degli strokes mi hanno riportato per mezz'ora nel luccicante caos di manhattan. nel mezzo, il biondo e luca mi hanno convinto a studiare per l'appello di elaborazione del 9 febbraio, che io da solo non ne avrei mai avuto la forza. eppure è questo coraggio che ci vuole per guardare oltre le previsioni meteo dei prossimi tre giorni.
Monday, January 10, 2005
michael crichton, quello di jurassic park, ha scritto un nuovo romanzo. dove i cattivi sono degli ambientalisti - terroristi, così che nessuno provi a difenderli - che provocano disastri per dimostrare i pericoli del riscaldamento globale del clima. riscaldamento che, ci garantisce crichton nella postilla, è tutta una palla. ora magari faccio male, ma io tra michael crichton e greenpeace credo di più a greenpeace e questo libro mi sembra una bella campagna di disinformazione che nascondendosi dietro la fiction butta un bel po' di fango sugli ambientalisti e porge lesta la mano all'amministrazione bush per fregarsene di kyoto senza troppi scrupoli di coscienza (oddio sto diventando dietrologista anch'io?!). vedi anche il guardian e il new york times (l'articolo completo qui via wittgenstein).
Thursday, January 06, 2005
un lieto fine per iniziare il nuovo anno: è quello di eternal sunshine of the spotless mind visto pochi giorni fa a osnago. e non c'è niente da fare, a me gli happy ending piacciono e spesso mi fanno anche dare una stellina in più al film perché esci dal cinema con rinnovata speranza nella vita quella vera. vita che a gennaio si preannuncia per il sottoscritto ricca di appuntamenti che potrebbero significare soddisfazioni e delusioni. suoniamo coi bios prima qui e poi qui (al solito tutte le info le trovate sul sito ufficiale). e poi verso metà mese dovremmo sapere se ci hanno preso per le selezioni di arezzowave e se ho vinto qualche cosa a questo concorso fotografico. dunque, non so se porti bene o male comunque faccio qui le mie previsioni. al rolling stone suoneremo per primi col locale quasi vuoto come nel 2003, ma sarà bello comunque. l'ordine dei gruppi è deciso da chi vende più biglietti per la serata e per ultimi suoneranno gli steel flowers che sono anche il gruppo che meno mi piace quindi tutto torna. all'indian's saloon suoneremo per secondi (lì l'ordine è più imprevedibile) ma la serata la vinceranno i nine theories of mind che a giudicare dagli mp3 che ho sentito sono la copia spudorata degli evanescence. noi ci classificheremo secondi nella graduatoria della giuria, quarti in quella del pubblico e terzi ammessi al ripescaggio nella classifica generale. ad arezzowave non ci prenderanno ma poco male. al concorso fotografico non vincerò nulla ma se vincessi anche solo la menzione speciale senza premio in euro sarei già felicissimo. se poi le cose andassero meglio, qui non ci si offende mica. se le cose invece andranno maluccio, spero di potermi consolare avendo almeno azzeccato qualche previsione!