Sunday, December 26, 2004
smaltendo lentamente l'alcol e il cibo di troppo del cenone di natale, aspettavo l'inizio della messa seduto nella chiesa di barzanò mentre anche gli ultimi posti venivano occupati. alle 23:30 il coro proponeva una sgangherata ma simpatica versione di "oh happy day" e io elaboravo progetti per l'anno a venire. un esperimento situazionista in cui giordano legge i primi capitoli di on the road al terminal dei bus della stazione garibaldi - la cosa più vicina alla fermata di un greyhound che possa immaginarmi a milano - ripreso con telecamera e macchine fotografiche ma soprattutto registrato con un microfono lontano che prenda i rumori della gente e degli autobus per poterne inserire uno spezzone all'inizio della traccia 6 del nuovo cd dei bios. fare 50 concerti coi bios e prima di quella canzone leggere sempre quel passo di kerouac. poi salutare tutti e andare a londra due o tre mesi da solo trovando un lavoro da qualunque parte tranne che da mcdonald's. proprio questi progetti pensavo e così dettagliati che me li potevo immaginare e se non si realizzeranno, se il 2005 porterà altri sogni ed emozioni, altri viaggi ed altri libri, non ci formalizzeremo di certo. "la cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili", dice william burroughs su un poster all'ingresso del teatro leonardo.