Sunday, May 02, 2004


stasera non avevo un po' un cazzo da fare, in effetti. non avevo neanche voglia di uscire. forse perché sabato scorso ho fatto le 3 col concerto degli Yuppie Flu e lunedì le 2 con quello dei Sophia. o forse perché sono scazzato, la primavera e poi chissà. insomma oggi prove coi Bios fino alle 8, a casa quasi alle 9. il concerto del primo maggio. Melissa Auf Der Maur mi ha colpito un casino. Frankie Hi-Nrg non era male ma c'era mia nonna che ci parlava sopra e quindi non ci capivo nulla. poi il concerto del primo maggio è decisamente sceso di tono. e allora mi sono messo a copiare un po' di cd che avevo promesso di copiare da tempo. e poi facendo ordine nei miei cd ho trovato quello dei Nothing Can Touch Me che mi aveva copiato tempo fa il buon Mescoli. sono un gruppo emergente di Cesena che suonano uguali uguali ai Radiohead, forse troppo, ma suonano bene. solo che non ho mai trovato la tracklist di questo cd. sarebbe carino averla. mi do alla ricerca online, ma il sito ufficiale non si trova. neanche una misera scheda su rockit. però google mi trova prima che sono stati citati da rockit nella sua classifica dei migliori dischi italiani del 2003, poi mi gioca il colpo basso e mi porta sul blog di un certo Simone Rossi. l'indirizzo dovrebbe essere imo.blogspot.com, però non funziona, si vede un blog vuoto. ma google ha ancora le pagine memorizzate e se clicchi su "cached" riesci a leggerlo. riesci a leggere pagine e altre pagine della vita di questo qui che manco so chi sia. pare che non suoni neanche nei Nothing Can Touch Me. studia Scienze della Comunicazione e ha un sacco di cose da raccontare, le racconta pure bene. forse dovrei fare anch'io un blog così, basta parlare di politica internazionale. la realtà è che la mia vita non è così interessante. forse perché non studio a Bologna -- che poi mica ho capito se questo qui studia a Bologna ma mi è sembrato di capire così. o forse neanche la sua vita è così interessante. forse dipende solo da come la racconti, un po' come fa il personaggio del padre in Big Fish. sta di fatto che questo blog mi ha catturato, e sono andato anche su quelli degli amici che erano linkati e sul guestbook dove l'ultimo commento è questo:
Ciao, volevo solo dire che sono perfettamente d'accordo con la tua riflessione su Elephant, la scena in cui la ragazza mora bacia sulla guancia uno dei protagonisti, quello biondo, che sta piangendo è una delle cose più poetiche che abbia mai visto, semplicissima, bellissima...
e allora pensi che c'è ancora speranza per questo mondo. e poi pensi che è tardi, che fondamentalmente sei stato in casa il sabato sera, ti sei pure un po' intristito e domani se ne va un altro weekend. ovviamente hai fatto pure tardi. allora è meglio chiuderla qui, che tutto ciò abbia un senso oppure no. scriverò il titolo sul cd degli Air masterizzato per il Vala, chissà se gli piacerà. la copertina glie la fotocopierò domani.